Il Castello Scilla
Risale al 1250 ma e'stato edificato piu' volte dagli aragonesi fino ai giorni nostri.Le volte
sono affrescate con dipinti degli aragonesi.Il castello passo' dalle mani dei Rufo-Scilla ai
Macchia,poi ai Gagliotta e agli Scalia.Rilevante e' la cappella,che risale all'Ottocento,
rinnovata dalla contessa di Capriglio.Inizialmente fu edificata in onore di San Nicola,poi
all'Assunta cui e' dedicata una tela del Quattrocento e infine alla Madonna del Castello.
Architettura
Nato come baluardo difensivo il castello di Scilla,domina l'intera vallata,estendendo la sua protezione alla popolazione,le quali,avendo la certezza di poter disporre di un rifugio sicuro,
potevano attendere serenamente allo sviluppo delle attivita' agricole.Il castello originariamente
doveva essere,come il castel Belvedere,a pianta rettangolare con sei torri di difesa.Fino a
pochi secoli fa era dotato di un ampio fossato,ed a lato nord una scoscesa a picco lo rendeva inacessibile.L'ingresso al maniero,un tempo protetto ai lati da torrette,e' rivolto a mezzogiorno
ed e' ornato da un portale in tufo.La costruzione risulta oggi completamente trasformata per l'uso abitativo.Gli spazi comuni sono divisi in due corti:nella prima,una scala in lapillo immette
ai piani superiori,un tempo addetti alla dipendence interne.Una seconda scala conduce alle segrete.I locali del pianterreno erano occupati dal corpo di guardia,dalle scuderie,dalle cucine e dalla servitu'.Antistante l'ingresso ,v'e' la cappella a pianta rettangolare, originariamente dedicata a S.Nicola di Bari,oggi intitolata all Madonna del Castello.Accanto agli spazi religiosi, attraverso una porticina,si accede ai sotteranei che ospitavano magazzini e cantine per conservare le derrate agricole provenienti dalle masserie adiacenti.Questi ambienti ipogei sono sorretti da sei archi in tufo.In fondo a questa prima corte,attraverso un arco fornito di camminamento per il servizio di guardia,si accede al secondo cortile nel quale sono ancora oggi visibili tre cisterne per la raccolta delle acque.